Attenti a Quei 6

Attenti a Quei 6

Ricordo che quando si andava alla gita scolastica  già dalla sera prima avevo i livelli di adrenalina alti ed, alla mattina, mia madre non doveva chiamarmi più di una volta per buttarmi giù dal letto!
Ecco! Quando devo partecipare ad un Run è la stessa cosa con la sola differenza che già all’alba sono sveglia!
E vi chiederete: ma da dove viene tutta questa emozione?? Perché so che tutti insieme siamo uno spettacolo che non passerà di certo inosservato!!

27 marzo: ATTENTI A QUEI 6!…

Primavera alle porte, temperatura favorevole, incontro con altri Chapter: What else?
Il ritrovo, come sempre dietro la concessionaria, è alle 8.00; forse a militare dormono di più! Ovvio che scherzo  ma ci sta! La mattina ha l’oro in bocca!
Quando arrivo percepisco sempre aria di festa, sembra il primo appuntamento e, come ad un primo appuntamento, siamo carichi ed emozionati! Qualche chiacchiera, le prime foto, un caffè, ultime disposizioni tra lo staff ed ecco il fischietto, non di inizio partita, ma di partenza!
Invece no!!! È Luciano che ci fa gli scherzi!!! Dice di fare le prove tecniche!  “Lucianooooo!!!!”

Ma noi abbiamo ancora un occhio chiuso!!! Sarà l’orologio indietro di un’ora, sarà l’incontro alle 8 il giorno prima erano le 7, sarà l’insonnia che non mi molla… Va beh! Se il Run vuoi fare, ti devi svegliare!
Con i nostri gilet patchati e spillati, a cavallo delle nostre moto, tutti disposti in ordine, siamo pronti per la nostra parata: 43 moto rombanti che al loro passaggio emozionano i passanti (fa anche rima).

Prima tappa alle 10:00 al McDonald di Desenzano;  arrivati lì ci incontriamo con i Chapter di Mantova, Gate 32, Brescia, Vicenza, Emilia Road. Insomma, ancora due e potevamo organizzare i quarti di finale!
Tutti in ordine, uno dietro l’altro, entriamo per la colazione; devo dire un posto molto ben organizzato per l’evento, scattanti e disinvolti nel servirci. Poi sigarettina, fotina (sono già arrivata a più di 50 foto) e pronti per il tour organizzato dal Chapter del Vicenza.
Dopo due anni di pandemia a questo Run ( che ormai è diventato una tradizione e si ingrandisce sempre di più) si sono ritrovati 270 harleysti e ben 220 moto!
Finalmente da Desenzano partiamo percorrendo tra Brescia e Mantova ben 69 km tra distese di campi ed attraversando paesi (che non sto ad elencare o diventerebbe una lezione di geografia) , ammirando torri e castelli che trovi ovunque volgio lo sguardo.

L’emozione che si prova quando si è in gruppo, quando le persone lungo la strada ti filmano e ti salutano, è indescrivibile; come canta Jovanotti: il più grande spettacolo dopo il Big Bang siamo noi!

Un’ora e mezza di strada ed a un certo punto il rumore dello stomaco vuoto è pari al rombo delle nostre moto.

Finalmente arriviamo all’agriturismo Santa Lucia a Valeggio sul Mincio e non appena entriamo nel parcheggio inizio a ridere: uno sterrato dove al nostro arrivo una nube di polvere ci avvolge ed è così che parte l’elenco di tutti i santi (si fa per dire né!) da parte di qualche maschietto maniaco della pulizia della propria moto. Non faccio nomi: 50 sfumature di Tony (così soprannominato) , ma sono certa che non sia stato l’unico!
Sistemati i ferri si entra nella grande sala e iniziano a servire in tavola le portate che fanno dimenticare fin da subito che ci sarà la propria moto da lavare.

Il bello di ritrovarsi con gli altri Chapter é poter fare nuove conoscenze ed immortalare i momenti più belli. Infatti, mentre sono vicino a delle altre ladies, cerco di attirare l’attenzione del nostro fotografo Max chiamandolo per nome per farci fare una foto: caspiterina é il fotografo Raul del Brescia… uguale!! E fu così che abbiamo scoperto i gemelli diversi!
Terminato il pranzo, consegnati i premi ai rappresentanti dei 6 Chapter con relativi saluti, baci ed abbracci – e dopo più di 150 foto e qualche video – ci si ricompone per il rientro.

Ci fermiamo prima a fare benzina e Frank, usufruendo del servizio bancomat di uno di noi, fa 10 euro e ne consegna 20! E bravo Frank! Con te si che si risparmia sulla benzina! Certo che la prendiamo sul ridere, dopotutto la stanchezza si fa sentire ed è ovvio che qualche cavolata possa scappare.
Anche mentre si percorre la strada del ritorno, non posso non ammirare l’attenzione e la sicurezza che ogni volta ci danno i nostri Safety.
Sono orgogliosa del mio Chapter, ognuno col proprio ruolo, ognuno di noi che ci mette del suo ed è proprio questo che alla fine crea il gruppo.

 

Lory