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BLESSING DAY 2023

BLESSING DAY 2023

Una delle otto musichine della sveglia mi comunica gentilmente che sono le 6.00 di domenica 19 Marzo; il braccio si allunga automaticamente e stop! Silenzioso come un cobra scivolo fuori dal lett…. “Dove vai?”. Perfetto… ed anche oggi il cobra lo farò domani. Vista la situazione di pericolo si attiva Bobo, il neurone d’emergenza: “Oggi c’è il Blessing”; bravo Bobo!! Tono aristocratico e distaccato come se fosse ovvio.

Ma lei intanto ha già sbirciato l’ora: “Alle sei??”.

“Si, quest’anno lo facciamo in pigiama”. Lei rimane un po’ così e mentre cerca di immaginare tutto il Legnano Chapter in chiesa col pigiama ed il gilet, Bobo accelera il passo per portarmi in salvo in corridoio anche se sostanzialmente non serve: “chiudi le porte dei ragazzi così non li svegli, rompiballe”. Bene, anche per oggi è andata! Legnano Chapter: sto arrivando!

Giusto il tempo di incrociarmi con Max Montefiori e mio fratello al benzinaio di Rescaldina, amena località di mare con spiagge bianchissime, ed in un attimo arriviamo al parcheggio della concessionaria, già strapieno alle 8.00, orario di ritrovo. È difficile da spiegare a parole ma si avverte nell’aria che c’è “voglia” di fare questo Blessing Day ed aprire definitivamente la nostra stagione. Sono presenti anche quasi tutti i nuovi soci che, settimana dopo settimana, sono sempre meno “nuovi” e sempre più amici. Noi ci stiamo mettendo del nostro per cercare di accelerare i tempi d’inserimento, ma sono soprattutto loro che stanno facendo uno sforzo importante per partecipare alle varie attività del Chapter nonostante molti vengano da ben lontano. Il risultato pratico è che oggi il Gruppo Strada dovrà “portare in giro” settanta moto; sono tanta roba, soprattutto su strade strette come quelle che andremo a percorrere, ed i gilet gialli un pizzico di pressione psicologica la sentono. Il Road Alberto Sciuccati prende in mano la situazione: alcune raccomandazioni importanti e poi dà il via all’accensione delle moto. Gli 11 Safety si posizionano e, senza quasi rendercene conto, siamo già in autostrada. Breve discesa in A8 verso il raccordo per la A9 e poi dritto fino al mattino, che per noi è l’uscita Como Laghi. Il Road viaggia bene, costante ed il gruppo rimane sempre compatto. È bravo il nostro Sciukky ed i Safety non sbagliano un colpo. Arriva poi il momento fatidico, dove ci immettiamo sulla SS340 Regina, statale che costeggia il lato sinistro del Lago di Como; la strada effettivamente si stringe molto in alcuni punti ma il panorama è fantastico, per cui il divertimento consiste nel non diventare strabici mentre con un occhio guardi la moto davanti e con l’altro sbirci le ville pazzesche che si affacciano direttamente sul lago. Dovremmo controllare gli specchietti per la risalita dei Safety ma abbiamo finito gli occhi, quindi ci affidiamo alle orecchie. O perlomeno è quello che anch’io vorrei fare però dietro ho le Vance di Andrea Chierici che urlano come una curva di ultras e davanti il rock a palla di Alberto Galli. Quindi… che strabismo sia.

Laglio, Brienno, Argegno, Ossuccio ed eccoci a Menaggio; è il momento di lasciare il lungolago e salire verso Piano Porlezza e quindi Corrido. Non so come il Gruppo Strada sia riuscito a farlo ma, nonostante semafori, strettoie, scambi di carreggiata e pullman in mezzo alle balle, ce l’hanno fatta: siamo partiti come un tutt’uno e come un tutt’uno invadiamo Corrido, diversamente silenziosi come nostro solito. Il grande parcheggio è stato riservato a noi e ci stiamo comodamente tutti e settanta, dopodiché i più “credenti” si fiondano alla Messa, altri piazzano prima un caffè strategico anche perché la Chiesa SS Materno e Martino sovrasta tutto il paesino e per arrivarci bisogna camminare un po’ in salita. L’interno è bellissimo e la funzione di Don Giuseppe risulta simpatica e scorrevole rendendo subito chiaro perché Pamela, la mente di questo Blessing, abbia proposto di organizzarlo proprio qui. Finita la Messa, Don Giuseppe ci accompagna al parcheggio per la benedizione delle moto e scopre un’altra piccola sorpresa per noi: ha preparato e stampato appositamente una preghiera dedicata ai motociclisti da leggere tutti insieme durante la benedizione. Finita qui? Macché! Ha anche organizzato nell’oratorio un piccolo aperitivo. Mai avuta un’accoglienza così nei cinque precedenti Blessing Day ai quali ho partecipato e diciamo che per un Don come lui probabilmente anch’io mi alzerei la domenica mattina per andare a Messa. Ormai tutti “benedetti e aperitivizzati”, il grosso del gruppo segue il Road Alberto al ristorante che ci ospiterà per il pranzo mentre un piccolo drappello capitanato da Carlo, Sua Ortenzietà direttoriale, si dirige insieme a Don Giuseppe in visita al (testuali parole, giuro) “piccolo museo con alcune moto Guzzi restaurate” del sig. Mussi. Siamo una decina e ho avuto la sensazione che stessimo facendo una semplice visita di rappresentanza per ricambiare la gentilezza dell’accoglienza. Poi, siamo arrivati, e sono rimasto senza parole: il “piccolo museo” sono tre garage con un totale di più di 200 moto (si, duecento!). Il primo con all’interno un’esposizione curatissima di un centinaio di sole moto Guzzi in ottime condizioni con date di produzione che vanno dal 1921 in avanti. Addirittura, un modello in esemplare unico. Nel secondo un altro centinaio di bolidi, sempre d’epoca, di altre marche italiane come Ducati, Laverda, MV Agusta, Bianchi, ecc. Nel terzo, non più solo moto ma anche un’auto di 100 anni fa da restaurare e tutta un serie di bellissimi oggetti compresi sci, modellini di aerei e altro sempre d’epoca (guardate le foto che verranno pubblicate). La verità è che la gentilezza ce l’ha fatta il sig. Mussi a mostraci un tesoro che ha impiegato più di 50 anni a mettere insieme e per non smentirsi ci ha pure salutato raccomandandosi caldamente di ripassare a trovarlo qualora fossimo in zona. Tenetelo presente perché ne vale la pena.

Salutati a malincuore il sig. Mussi ed i suoi parenti, raggiungiamo anche noi il resto del gruppo a Porlezza, al Ristorante Risorgimento. Il giro dell’antipasto è già stato fatto ma non facciamo in tempo a sederci che lo staff, organizzatissimo, lo serve anche noi. Tra un piatto di crespelle ed uno di ravioli alla valtellinese, racconto ai miei vicini di posto quanto ho appena visto e Tiziano, appassionato guzzista, decide che è il momento di salutare Maristella e di farsi adottare dal sig. Mussi; ci farà sapere com’è andata.

Poi, quando ad un certo punto Davide Solbiati si ritrova inconsciamente a sventolare la bandiera di Trump, è il segnale che è meglio se ci rimettiamo in moto. Il Road Captain col Gruppo Strada decidono che per tornare si passerà dalla Val d’Intelvi per cercare di evitare un po’ del traffico di rientro tipico della domenica sera e l’idea è ottima, sia perché il percorso è molto bello anche su questo versante e sia perché effettivamente arriviamo ad Argegno in breve tempo. Quindi ancora statale Regina fino a Maslianico, Autostrada e pit-stop di saluti al grill di Fino Mornasco tra decine di turisti che non credono ai propri occhi.

Ripensandoci è stato veramente un bel Blessing Day sotto tutti gli aspetti: organizzazione della giornata (grazie Pamela), livello di perfezione assoluta raggiunta dal Gruppo Strada ed accoglienza calorosa da parte degli abitanti di Corrido e di Don Giuseppe. Adesso è il momento di godersi Inter-Juve ma, giusto per rovinare la giornata, l’Inter decide di giocare da schifo, la Juve a pallavolo e l’arbitro è più cieco di Stevie Wonder. Peggio di così… Invece no perché a squarciare la notte arriva un lampo di luce inaspettato: è Stefano Biker58 che, ricordandosi che ho il compito di raccontare la giornata di oggi, decide di aiutarmi inviandomi via whatsapp il video del percorso che abbiamo seguito ed il link al suo resoconto personale che ha postato su Facebook, molto preciso e scritto ottimamente. Grazie mille del pensiero, Bro! Sei un mito e non vedo l’ora che prendiate la patch…

Alla prossima!

Davide e il Bobo d’emergenza dell’Editor

Link alla Gallery:

BLESSING & PATCHING DAY 2022 LCI

BLESSING & PATCHING DAY 2022 LCI

Arriva il suono della sveglia anche se onestamente, sveglio, lo sono già da un po’. È una di quelle giornate con quell’impazienza strana, dove non vedi l’ora di uscire perché sai che sarà una giornata divertente e hai anche quella curiosità di vedere cosa si sono inventati i “nostri” per assegnare le nuove patch.

Quindi ti muovi per casa che sorridi già, ti copri manco dovessi andare in Alaska e bevi quel nuovo caffettino che però ha un sapore dolciastro. Forse dovevo prima leggere a che gusto era… Va beh, amen!

Finalmente la Sport Glide borbotta e la porto verso il benzinaio ad incrociare Dario; paghiamo il pieno con dei diamanti e puntualissimi alle 8.45 siamo in concessionaria.

 

Brooooom! nel corridoio laterale, sdeng! sulla grata d’ingresso del parcheggio posteriore e… troviamo già una marea di noi. Fantastico! Il Blessing + Patching è un abbinamento letale: Alberto mi dice infatti che saremo ben 54 moto ad andare al Blessing ed in più un altro gruppo è invece già andato su alla segretissima sede dell’evento per i preparativi. Ammazza che organizesciòn…. Anche il Gruppo Strada è al gran completo ed in alta uniforme.

Mentre aspettiamo che arrivino tutti, si formano i classici capannelli che chiacchierano di tutto e di più; tanto gli argomenti di conversazione non mancano in questo periodo visto che ogni settimana ne salta fuori una nuova. Altri, quelli curiosi, rimbalzano da una moto all’altra per vedere e commentare le novità installate durante l’inverno.

Carlo “Director” Ortenzi ci richiama a prestare attenzione alle raccomandazioni del Road Max Tacchi che il giorno prima è uscito su Facebook con un bellissimo articolo che mi è piaciuto moltissimo. Secondo me dovrebbe fare l’editor 😊

È il momento di partire: ci incolonniamo, i Safety si incoraggiano l’un l’altro perchè sanno che sarà una luuunga giornata e finalmente usciamo sul Sempione.

Per spostarci ad Arese non impieghiamo molto tempo e, nonostante i vari semafori che ogni tanto allungano il gruppo, i ragazzi col gilet giallo ci portano tutti interi al Centro Salesiano San Domenico per la benedizione delle moto.

C’eravamo già venuti lo scorso anno e personalmente sono contento di tornarci perché è un posto che mi è piaciuto sin da subito. Per entrarci ci si deve incolonnare in fila indiana per un viale stretto, si passano due cancelli e poi SBAM! si apre una piazza d’armi esagerata con i portici tutt’intorno. Bisogna ammettere che Enrico Parolo ha buon gusto visto che l’ha trovato lui.

Disponiamo le moto lungo tutto il porticato e ci accentriamo nell’attesa che il Don inizi la cerimonia. Si riformano i vari capannelli ed un po’ all’improvviso il Don compare, o forse sono io che non l’avevo visto; ecco come fanno i preti a beccarti in castagna quando fai peccato! Chiede la collaborazione di Enrico e parte a manetta che sembra abbia lo Stage 1 nel microfono. Un paio di volte s’interrompe per fare entrare in scena Daniele (il dottore sa parlare bene in un microfono, molto professionale) e poi la Lory che non si limita a leggere la sua parte ma ci mette del suo dandogli un’intonazione e quindi un senso. Grande, Lady!

Arriva il momento clou: il Don ormai è carico a molla, la benedizione è molto bella e su misura per noi che a nostra volta ringraziamo con una sgasata generale da far tremare tutta Arese. Saliamo in moto e via nuovamente ma stavolta in direzione di un buon caffè; d’altronde siamo stati in piedi per ben un quarto d’ora e dobbiamo ricaricarci.

Tre curve e siamo al bar con buffet in una saletta esterna riservata tutta per noi. Brioches ripiene, brioches salate, biscotti, succhi di frutta, ecc. Sono solo le 10.15 e se questa è la premessa mangereccia, stasera ci portano a casa in barella. Mezz’oretta dopo, rinfrancati nello spirito, riaccendiamo tutti i bolidi. A parte la Touring di Giovanni che non ne vuole sapere; alla fine, è costretto a chiamare il carro attrezzi e ci raggiungerà poi al party arrivando in auto. Sembra si sia rotto lo statore; si cerca di tirarlo su di morale con l’aria di aver capito il problema ma la domanda resta lì: “che cazz’è lo statore?”.

Dobbiamo comunque ripartire per raggiungere la sede del party galattico e, sempre dietro al Gruppo Strada, a Rho entriamo in autostrada. Il tragitto fino a Novara Est viaggia liscio, con i Safety che scorrazzano lungo tutto la colonna. Max riesce anche ad imbastire alcuni sorpassi nonostante le 53 moto che si porta dietro (a parte il primo dove dietro dormivamo un po’ ed il “passaparola”, arrivato in fondo, è diventato “c’è la schiumarola”. Scusa!)

Come dicevo, a Novara Est usciamo e tutti diamo per scontato che ci stiamo dirigendo in Piemonte. Saliamo verso Nord e passiamo Caltignaga, Momo, Vaprio ma poi il tipo là davanti punta stranamente verso destra; passiamo Suno, Agrate Conturbia, Varallo, Somma Lombardo. Come Somma Lombardo??! Ma stiamo tornando indietro?? Tempo due minuti ed il mistero si risolve perché Max entra nell’Agriturismo La Viscontina. Praticamente, per fare un po’ di km ma soprattutto per dare il tempo al gruppo che era andato su prima di finire i preparativi, abbiamo visitato i paesini novaresi per poi tornare comunque dalle nostre parti. Ecco perché i gilet gialli erano così mistici e confuici…. Li perdoniamo, però, perché il tragitto scelto è stato veramente molto carino e visto che siamo biker i km non sono mai un problema.

Entriamo nel ristorante ed è subito spettacolo! Sulla destra tutti i tavoli sono già apparecchiati ed addobbati con l’arancio/nero Harley e sulla sinistra c’è un gran bel palco che non aspetta altro che noi. E’ chiaro che i nostri hanno fatto un lavorone qui, altroché!

Il Director ed il Segretario, insieme allo Chef, prendono possesso del palco iniziando invitandoci sopra il ns Dealer Antonio e la dolce metà (e Tesoriera) Barbara. Carlo giustamente ricorda sempre che se esistiamo come Chapter è grazie a loro due ed è altrettanto onesto dire che se il Legnano Chapter è un bel posto dove stare è sicuramente grazie al fatto che in cima alla piramide ci sono proprio loro cinque.

Poco dopo vengono chiamate le nostre due Activity Manu e Monica che quest’anno si trovano a gestire una quantità pazzesca di Run ai quali il nostro Chapter sarà presente. Hanno in mano la situazione molto bene ma visto che il lavoro è veramente enorme viene arruolato anche Cristian “Il Pacca”. Buon lavoro, Cristian e soprattutto grazie anche a te.

Sempre Carlo coglie l’occasione per invitare sul palco il Director e l’Assistant del Country Road Chapter che ci sono venuti a trovare e con i quali festeggeremo in coppia il reciproco compleanno a giugno: venerdì da loro, sabato da noi. Prepariamoci!

Tra le altre cose pensate dall’organizzazione c’è pure la presenza del Mago Walter che ha il compito di riempire le fasi di passaggio tra i vari momenti della festa e ci riesce benissimo perché proprio bravo. Invita in sequenza sul palco la Lory in coppia con Davide Sassi per un numero con le carte e poi la Sara per un gioco di corde più complicato di quel che sembra da fuori e chiude con Manuel che ha in testa un bel cilindrone da Mago così non si capisce bene chi dei due lo è. Stratega finissimo il webmaster 😊.

Tra una portata e l’altra, perché intanto si mangia e bene, arriva finalmente il momento della chiamata degli aspiranti “effettivi”. Sono ben otto: Blegy, Silvia, Serena, Mattia (il ns piccolo mito), Ale, Filippo, Renato, Gianluca. Dopo le doverose presentazioni, incluso uno breve sketch in dialetto gestito da Filippo l’Ingegnere Teatrale Dialettale (testuale) e da Renato, il gruppo viene preso in custodia dai due fantasisti del Chapter, Fisio e Frank, che hanno studiato l’ultima prova che devono superare per ricevere la meritata patch. Quindi li rapiscono portandoli nel retropalco per la preparazione (sempre segretissima, ovviamente).

Quando ricompaiono, incredibilmente ben truccati da Famiglia Addams, viene giù lo stadio! Sono bellissimi, uguali proprio all’originale.

Filippo è Gomez, il gentiluomo; Blegy è Morticia, la dark lady sua moglie; Serena e Mattia sono rispettivamente Mercoledì e Pugsley, i loro figli; Silvia è la Nonna; Ale è il maggiordomo Lurch; Renato è Zio Fester e Gianluca il cugino ITT (anche se ci sono arrivato per esclusione perché irriconoscibile).

Si mettono nella posa classica della Famiglia e credo scattino foto e selfie ma onestamente non mi ricordo bene perché ero piegato in due dal ridere. Cacchio, uguali proprio! Non so chi li abbia truccati ma c’è da fargli una statua.

Usciamo tutti quanti dal ristorante per girare sul fianco dell’Agriturismo ed, entrando nel capannone adiacente, ci ritroviamo davanti una pista cross indoor bellissima da percorrere con le MTB. Questo posto è pieno di continue sorprese.

La prova consiste nel percorrerla tutta appunto in MTB ovviamente agghindati da Addams Family.

Mattia/Pugsley, Filippo/Gomez, Ale/Lurch, Gianluca/Cugino ITT e Renato/Zio Fester partono come fionde. Anche Silvia/Nonna e Serena/Mercoledì seguono a ruota. Solo Blegy/Morticia deve purtroppo soprassedere perché momentaneamente impossibilitata a salire in bici. Tutti quanti tifiamo come dei matti perché, dopo più di un anno che ti diverti con delle persone, si diventa più che amici e fa piacere allargare la famiglia.

Tornando agli Addams i nostri Pugsley, Gomez, Lurch ed ITT arrivano in fondo al tracciato molto bene; la Nonna si comporta alla grande e pure Mercoledì se la cava. Mentre il mio idolo Zio Fester, arrivato a tre quarti della pista, ad un certo punto inizia a vedere la Madonna e decide di tagliare il tracciato. Beccato in pieno, mannaggia! A sua discolpa bisogna dire che mettere in MTB uno che si è appena mangiato Antipasto, Lasagna e Grigliata di carne rientra sicuramente nel concetto di tortura.

Rientrati nel salone delle feste bisogna pensare ad una prova anche per Morticia; il Director decide per l’intramontabile “cantaci qualcosa” che sembra una passeggiata ma è cosa bastardissima perché in quel momento, sul palco, davanti a tutti, l’unica musica che ti viene in testa è il clacson della moto. Renato che non ha finito la corsa, viene a sua volta coinvolto e gioca il jolly: parte con Felicità di Albano e Romina ed altri pezzi storici di Sanremo, Blegy lo segue e ne escono benissimo. Bravi! Tutti gli otto candidati sono quindi promossi a pieni voti e, dopo la promessa di rito di portare in giro il nome del Legnano Chapter con onore e rispetto, ricevono da Antonio, Carlo, Giovanni e Stefano la loro meritatissima patch. Benvenuti, ragazzi!!

Ormai siamo al finale, ci rimane solo di tagliare la torta; mi ricordo anche un momento dove, sempre a sorpresa, è stato chiamato sul palco il nostro “one man show” Paolo Folegatti che snocciola una delle sue mitiche barzellette. È tutto allenamento per il Run della Risata che ci aspetta a Pasquetta e lui è il nostro centravanti. Carlo ringrazia giustamente tutte le persone del Chapter (e sono tante) che si sono dedicate per quasi due mesi all’organizzazione di questo evento ma ormai è ora di tornare a casa: statale del Sempione, superstrada della Malpensa ed autostrada. A Castellanza mi sgancio dal gruppo insieme ad un trenino composto anche da Valter/Paola, Max Montefiori e Luca Brignoli perché devo tornare a casa a scrivere di questa giornata.

Spenta la moto ed acceso il PC, inizio a picchiettare sui tasti.

“Com’è andata?”

“Alla grande!”

“Eh, si vede…”

“Guarda, non hai idea…. Quando è arrivata la Famiglia Addams è venuto giù lo stadio…”

 

Davide

Editor LCI

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