La Domenica significa: PARTENZA!
Quest’anno, per l’Europeo del Legnano Chapter Italy, porteremo il rombo dei nostri motori in Francia, nella vale del fiume Loira.
Ci ritroviamo, come tradizione, davanti al concessionario di via Sempione, tutti pronti alle ore 8 di domenica 16 giugno. Pur essendo giugno, il tempo è instabile e, la notte precedente, l’ennesima bomba d’acqua ha fatto temere una partenza “bagnata”. Ed invece il tempo è spettacolare quindi, carichi d’adrenalina ci rimettiamo i caschi, tolti per i saluti, accendiamo i nostri ferri lucenti, azzeriamo i contachilometri, ecco il fischio…si parte, 8,30, puntualissimi!
Trentadue Harley-Davidson (ma 43 ben partecipanti!!!) tra Dyna, Softail, Touring, CVO e una Sportster 1200 (del nuovo arrivato, Andrea, il più giovane del gruppo), tutte equipaggiate di bagaglio, chi essenziale, chi abbondante, si avviano… a prendere l’autostrada. Novità il telepass europeo, bianco, piccolino che ci permetterà di evitare soste al casello alla ricerca di monete.
Dimenticavo un pezzo da novanta dell’organizzazione: il mitico, indispensabile, unico Alberto Arrigoni con il suo furgone delle meraviglie che racchiude, oltre il necessario per eventuali piccoli interventi anche una dispensa super fornita.
La prima tappa si dice d’avvicinamento; io la chiamerei di scavallamento, infatti dobbiamo oltrepassare le Alpi Cozie e Graie. Come in ogni buon run, solo il Gruppo Strada conosce la strada da percorrere, tutti gli altri devono essere pronti a tutto. La motivazione è che il tempo meteorologico o lavori in corso possono far decidere altrimenti.
Si diceva partenza, con il grande ritorno, come Road Captain, di Enrico Lattuada “la Roccia”, con la sua Road King blu, la persona ideale per quelle rocce che sono le Alpi. L’autostrada ci permette di scaldare i motori e di riprendere possesso e dimestichezza con la strada. L’andatura è con la nostra tipica formazione alternata, sicura ed anche bella da vedere. Sono in tanti, infatti, che ci puntano gli occhi addosso, ammirando il luccichio dei nostri ferri ma anche l’eleganza del nostro “portamento” nello spettacolo del cambio di corsia in autostrada. Così, dopo aver ringraziato mentalmente ed infinitamente il giovane Andrea per far parte di questo run, con la sua piccola Sportster, che ci assicura tappe da 150 km…percorriamo la A4 direzione Torino, quindi deviazione per Bardonecchia e poi la nebbia, non reale ma metaforica. La formazione, in autostrada, di due gruppi e l’abbondanza di lavori in corso ha creato uno “scollamento del gruppo”, cosicché il primo percorre il Passo del Moncenisio arrampicandosi sui tornanti fino a quota 2083 mt, mentre il secondo non può far altro che “bucare” la montagna, utilizzare gli accaldati 12 km del Traforo del Frejus, con la speranza, nel ritorno, di poter fare a nostra volta al ritorno da quel bellissimo passo.
Comunque, ora, tutte le nostre Harley sono in territorio francese, ricompattati, l’avventura prosegue. La pancia comincia brontolare nonostante lo stupefacente panorama, sbirciato senza
togliere gli occhi dalla strada e dalle H-D, che ci circonda. Le Alpi regalano in ogni stagione uno spettacolo entusiasmante. Passati i chilometri la sosta benzina diventa anche quella del pranzo, giusto alle 13 dopo 250 km, nella piazzola di Saint Julien-Mont-Denis, il furgone propone il meglio di sé anche senza lo Chef. A fare da organizzatore, infatti, è Antonellaaaaa che si mette a capobranco e decide cosa e come affettare: pane, salame, formaggi, frutta e tanta acqua. Non siamo nemmeno a metà strada e, nonostante la voglia di fare chiacchere con il gruppo, si riparte, meta Beaune, considerata il centro del commercio vicolo della Borgogna. Dopo 600 km eccoci costeggiare gli antichi bastioni, parcheggiate e scaricate le moto. Ci aspetta, dopo una sana doccetta, una prima incursione nella città vecchia, giusto per far notare ai locali la ns presenza e, per qualcuno, andare alla ricerca di un ottico, per una riparazione essenziale per godersi al meglio la “vista” della Francia. Ceniamo alla Brasserie Le Belena, finalmente possiamo concederci un po’ di vino, giusto per entrare nello “spirito” del posto. Domani è un altro giorno…
ELENA

Il Lunedì: è uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pure divertirsi in moto!
Archiviati i circa 600 chilometri che ci hanno portato da Legnano a Beaune nel cuore della Borgogna, rigenerati da una buona dormita e rifocillati da una buona colazione, iniziamo la conoscenza della regione con le nostre motorette attraverso i “grands crus”. Prima tappa al castello Clos de Vougeot, storica azienda vinicola dove visitiamo le antiche cantine cistercensi attualmente non più in attività. Arriva in breve il momento del pranzo che consumiamo al fresco in un praticello presso il rinomato Street Food Arrigoni. E’ a questo punto che la nostra giornata prende una piega insolita in quanto alcuni di noi decidono di lanciarsi in una particolare caccia al tesoro alla ricerca del telefonino perso per strada dal nostro fotografo “di minchia”, disperato e affranto per la perdita di… una giornata di lavoro (con tutte le foto!) Missione compiuta a tempo di record, con ritrovamento del “tesoro” miracolosamente intatto sul ciglio della strada a circa 30 chilometri di distanza. Dei cinque partecipanti quello che si è divertito di più è stato Flavio che, senza vedere il telefono, si è involato come Valentino Rossi per altri 2 chilometri prima di essere finalmente e a fatica raggiunto e bloccato a clacson spianato da Roberto Riva che lo ha avvertito del ritrovamento. Uno per tutti e tutti per uno, qui si è dimostrato lo spirito di corpo del nostro Chapter! Abbiamo quindi visitato le cantine Chateau De Santenay con annessa degustazione di ottimi vini della Borgogna. La nostra giornata si è conclusa ad Auxerre, con una cena a base di volatile francese da cortile (leggasi pollo) ed un dopocena allietato da un bicchierino (forse anche più d’uno) di Marc de Bourgogne (simile alla nostra grappa). Buonanotte. A domani per un nuovo giorno e nuove scoperte da vivere sempre con LCI.
Donatella

Dopo il Lunedì ecco il Martedì
Terza tappa del nostro Europeo 2019.
Partenza ore 9.00 dopo aver coordinato le tappe sui vari navigatori… 3.1, forse 3.2 o 3! Speriamo bene che una volta tanto coincidano tutti.
Via come il vento si parte tempo bellissimo cielo azzurro ci aspetta un viaggio di vari km.
A un certo punto della navigazione in mezzo alle verdi campagne della Borgogna i navigatori si sono impallati… uno diceva gira a destra… l’altro gira a sinistra; quindi dove si va!? Ci si mette d’accordo, si riparte per una strada stupenda attraverso colline e boschi. La pausa caffè (non molto buono) al “Lac du Settons” foto ricordo di gruppo. Si riparte alla volta del ristorante sempre attraversando colline e boschi bellissimi.
Foto di rito con i proprietari del ristorante.
Ripartiamo verso Vazelay, villaggio e collina eterna (patrimonio dell’unesco) annoverato come uno dei più bei villaggi di Francia.
Visitiamo la maestosa Basilica romanica di Ste-Madeleina, meta di pellegrinaggio insieme a Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostela.
Arriviamo a Auxerre dove pernotteremo.
Auxerre è una bellissima città attravarsata dal fiume Yonne. Si va a cena in un ristorante lungo il fiume, stanchi ma contenti di aver trascorso ancora una giornata in ottima compagnia.
Antonella e Monica

Tra martedì e giovedì: il nostro mercoledì on the road
Dopo una lunga tappa di avvicinamento e due giorni trascorsi tra le vigne delle Borgogna e i laghi e i boschi del Parco Naturale del Morvan, raggiungiamo la meta del nostro viaggio, la Valle della Loira.
Sveglia presto, colazione, tutti puntuali alle moto, anzi in anticipo, l’entusiasmo è grande.
Ci avviciniamo al Castello di Chambord percorrendo strade che attraversano campi di grano punteggiati di papaveri in fiore e profumo di erba stesa ad essiccare. A tratti la Loira scorre di fianco alle nostre moto disegnando paesaggi mozzafiato.
Dopo circa un’ora di viaggio Chambord si svela davanti a noi magnifico e maestoso, abbagliante sullo sfondo di un cielo blu estivo; il nostro furgone di supporto si ferma in prossimità dei giardini così pranziamo con vista castello. Pane, salame, formaggio, frutta che i nostri organizzatori hanno acquistato per noi la mattina. Qualcuno si rilassa sul prato, altri decidono di sfruttare la sosta per una visita veloce degli interni.
Al richiamo del nostro Road tutti di nuovo in sella, direzione Castello di Chaumont, che ci affascina con i suoi torrioni e giardini che tutti gli anni ospitano il “Festival des Jardins”, un meraviglioso panorama dell’arte dei giardini di tutto il mondo.
A fine giornata ci dirigiamo a Tours per il pernottamento. Una doccia veloce e via…a piedi alla scoperta della città, chi per una passeggiata tra le sue bellezze artistiche e storiche, chi per un aperitivo tra le quattrocentesche case a graticcio di Place Plumerau.
Una deliziosa cena in compagnia a base di specialità locali e più tardi, per i più energici, una passeggiata “notturna” tra le vie della città, o il meritato riposo per chi ha deciso di risparmiare energie. Domani sarà un’altra meravigliosa ed entusiasmante giornata.
Monica

Giovedì: non staremo di certo fermi oggi!
La giornata inizia percorrendo strade di campagna lungo pascoli e campi di spighe disseminate da macchie di papaveri rossi, con sguardi rivolti a un cielo carico di nubi a scongiurare una fastidiosa pioggerella.
Raggiungiamo così il Castello di Ussè, che fotografiamo dall’esterno. L’atmosfera che si respira è quella di un luogo incantato, dove il tempo si è fermato! Noi del Legnano Chapter invadiamo le viuzze del microscopico villaggio di antiche case all’esterno del castello; giusto il tempo di soddisfare il nostro bisogno di un caffè decente quando il fischio dei nostri Road Captain ci richiama alle moto.
Si riparte alla volta del Castello di CHENONCEAU al quale ciascuna delle dame che nel tempo si sono succedute come proprietarie, ha lasciato la propria impronta ben visibile. Grandi signore e regine che, nel tempo, hanno donato al castello nuove ali ove lunghi vestiboli portano alle ampie stanze sfarzosamente arredate; ideato curatissimi giardini in forme e stili diversi; fino a ridurlo a mesto luogo di lutto e di preghiera.
Riempiamo ogni parte del castello, ciascuno munito di audioguida alla scoperta di questa meraviglia e della sua lunga storia.
Il grande parco antistante ci offre la possibilità di un pranzo al sacco grazie al nostro furgone di appoggio sempre carico di vettovaglie. Giusto Il tempo di rilassarci e ripartiamo con destinazione Bourges. Qui l’albergo è fuori città, per cui monopolizziamo i soli 3 taxi disponibili che, facendo la spola, ci trasportano in centro dove ammiriamo la grande cattedrale di St. Étienne.
Giunge così l’ora della cena che si svolge in un simpatico ristorante dove, prima di degustare il buon cibo, il Legnano Chapter festeggia a sorpresa il compleanno di Alberto (Oldrini).
Si conclude così il quinto giorno del nostro europeo con ormai 1600 km alle spalle.
Rossella

Venerdì è proprio un bel dì !
Oggi siamo partiti dall’hotel alle 8.00 ed é stato pianificato un lungo viaggio con una bella sorpresa finale, a seconda delle previsioni meteo.
Abbiamo pranzato nel parcheggio di un supermercato vicino a Saint-Etienne, facendo un picnic accanto al furgone.
In seguito, abbiamo continuato il nostro percorso e, siccome il meteo ce lo ha permesso, siamo andati a visitare Col de la Machine. Il posto era incantevole anche se il tempo era nebbioso, ma siamo riusciti comunque a fare delle belle foto.
Verso le 18 siamo andati in albergo, attraversando una bellissima strada e percorrendo un totale di 560 km.
Alcuni di noi sono andati in centro per un aperitivo ed alle 20.30 siamo andati tutti a cena. Il cibo era delizioso!
Durante la cena Antonio ha tenuto un discorso e successivamente Chiara ed io abbiamo distribuito le patch dell’Europeo.
Parte del gruppo è tornato in centro per un drink in modo da concludere al meglio la serata.
Grazie di cuore a tutti
Savannah

Sabato: L’Europeo LCI regala a tutti il sorriso!
Grazie di cuore per tutto!
Oggi siamo partiti da Villard de Lans verso Grenoble, in mezzo ai boschi e alla natura in compagnia di una pioggerella leggera.
Poi direzione Italia – Moncenisio, attraversando paesaggi magnifici con un pochino di sole e aria fresca.
Al termine autostrada Direzione Torino, poi Milano – Legnano.
Con la nostra Harley-Davidson che è tanta passione, un certo stile di vita ed il simbolo del viaggio libero e perciò non solo un semplice mezzo a due ruote di trasporto, abbiamo potuto iniziare a conoscere persone, entrare in empatia e simpatia, sentire i luoghi di storia e cultura con tutta la pelle, a pieni polmoni, senza mediazioni, perché la nostra Harley-Davidson ci tiene vicino alla terra, sempre.
Liberi sì, ma con qualche accorgimento e una premessa: non tutti possono fare un lungo viaggio su due ruote; non è roba da supereroi, però non è nemmeno come un Fly&Drive.
Grazie per la vostra disponibilità, costante attenzione, voglia di allegria da condividere e goliardia, e tutta la vostra esperienza donata senza riserve anche ai giovani come Andrea la cui passione va incoraggiata ed il cui entusiasmo sostenuto da tutti affinché il nostro Legnano Chapter abbia anche idee nuove e la garanzia di una continuità generazionale.
MARIA ANGELA